di Oliver [user #910] - pubblicato il 24 settembre 2014 ore 08:00
Quando, verso la metà di giugno, è comparso in rete il video che mostrava in anteprima le prodezze del nuovo pedale della nota azienda statunitense, dopo una sorpresa iniziale ho pensato che non poteva essere che un fake. Molto ben fatto, ma un fake.
Quando, verso la metà di giugno, è comparso in rete il video che mostrava in anteprima le prodezze del nuovo pedale della nota azienda statunitense, dopo una sorpresa iniziale ho pensato che non poteva essere che un fake. Molto ben fatto, ma un fake.
L’EHX B-9 Organ Machine viene presentato come un "simulatore di Hammond" per chitarra, e fin qui la notizia è interessante, ma non è poi così sensazionale: chi è abituato a utilizzare i guitar-synth ha da tempo a disposizione tutte le simulazione/emulazioni che desidera (o che si può permettere). Ma la novità che mi ha colpito e che rende unico ed interessante questo pedalino è che non necessita di un pickup esafonico per funzionare. Fatto non nuovo in casa EHX (si veda per esempio lo storico Micro-Synthesizer), ma stavolta non potevo credere che un sistema così "semplice" potesse tracciare correttamente il segnale prodotto da una chitarra, soprattutto per quanto riguarda le parti polifoniche. Ad ascoltare la demo si rimane impressionati proprio da questo: sembrerebbe funzionare alla grande.
La perplessità è diminuita quando sono comparse altre demo semi-ufficiali, registrate in maniera più diretta e, quindi, credibile. Insomma, la curiosità era davvero troppa e ho chiesto al mio negoziante di fiducia di procurarmene uno. Così, a scatola chiusa. Nonostante l’oggettino sia commercializzato già da parecchio negli USA, da noi arriva con il contagocce, almeno per ora. Qualche grande negozio ne ha ricevuti alcuni, ma i più sono rimasti completamente a secco. Fino a ieri, quando il "mio" negoziante mi ha chiamato per comunicarmi il lieto evento. Arrivato in negozio, ho subito aperto la confezione e un paio di jack erano già pronti per provare la scatoletta. Prova in bypass per verificare il suono della chitarra, un colpetto allo switch e... YEEEEEEEEEAAAH! La reazione dei presenti è stata più o meno questa.
Formidabile, non trovo altri aggettivi. Credibilissimo, sensibile alla dinamica, nove diversi voicing che vanno dall’organo da cattedrale fino all’organetto stile Bontempi, con tutto quello che ci sta in mezzo (octaver compreso).
Un ingresso, un’uscita dry e una wet, miscelabili a piacere. Un controllo per dosare l’intensità del "click" che caratterizza la pressione sui tasti di un Hammond reale. Infine, un effetto leslie regolabile ed efficacissimo. Tutto in una scatoletta di 9x11 cm.
Avrei potuto registrare una demo, ma non sarebbe mai potuta essere migliore di quella ufficiale che, lo confermo, rispecchia esattamente ciò che questo pedalozzo può fare (senza editing furbetti).
È la prima volta da parecchio tempo che qualcosa mi colpisce e mi entusiasma a tal punto. Adesso devo solo studiare come integrarlo nel mio set, in modo da utilizzarlo da solo o miscelato con il suono della chitarra, alla bisogna. Tra l'altro, avendo due uscite separate, si può scegliere se far passare il suono Hammond nell'ampli della chitarra (dove suona benissimo) o entrare in diretta nel mixer. Da sperimentare (un gioco nel gioco).
Consiglio caldamente una prova, quando potete. Ma non ditelo al tastierista...