di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 28 dicembre 2012 ore 07:30
Trovare un qualsiasi batterista capace di non apprezzare il playing di Gavin Harrison, la sua sensibilità nei confronti della musica e la sua precisione chirurgica accompagnata da un viso impassibile anche nei passaggi più concitati, risulta alla stregua di trovare la tanto decantata Atlantide.
Trovare un qualsiasi batterista capace di non apprezzare il playing di Gavin Harrison, la sua sensibilità nei confronti della musica e la sua precisione chirurgica accompagnata da un viso impassibile anche nei passaggi più concitati, risulta alla stregua di trovare la tanto decantata Atlantide. Un playing appunto unico nel settore e quindi difficilmente riproducibile.
Approfondiamo il personaggio di Gavin Harrison attraverso il suo setup partendo da una curiosità. Il set di piccoli piatti posti alla sua sinistra, sono in realtà dei piatti riciclati. Una volta rotti a causa dell'usura, vengono torniti nel punto in cui risultano spaccati tornando quindi a nuova vita. L'asta a loro supporto, è stata creata appositamente per questo tipo d'uso. Gavin usa ormai da tempo batterie Sonor. Nello specifico il modello SQ2 con finitura Blue Tribal. Tutti i fusti prevedono cerchi di tipo S-Hoops.
Cassa (con pelle battente Remo Powerstroke 3 Clear e pelle risonante Standard Sonor Head)
22"x17"
Tom (con pelle battente Remo Coated Emperors Vintage e pelle risonante Clear Ambassadors)
8"x7" Rack Tom
10"x8" Rack Tom
12"x9" Rack Tom
15"x13" Floor Tom
18"x15" Floor Tom
Rullante (con pelle battente Remo Coated CS, pelle risonante Hazy Ambassador e cordiera Puresound a otto spire)