Accordo: Le trasparenze della Pearl Crystal Beat al Musikmesse

Si rimane incantati al cospetto delle batterie della serie Pearl Crystal Beat, soprattutto se delle luci posizionate con cura ne accentuano i dettagli. Se poi si incappa nel set di Daniel Erlandsson degli Arch Enemy (e lo si incontra allo stand Pearl al Musikmesse 2015), risulta veramente molto difficile passare oltre.

Sono passati ben 42 anni da quando la serie Cristal Beat veniva proposta sul mercato (1973). Dallo scorso anno (2014), Pearl ha ben pensato di riproporla al proprio pubblico mantenendo l'essenza e il suono caratteristici degli anni andati, ma godendo di tutte le nuove tecnologie e lavorazioni dei nostri tempi.

E' chiaro che l'attenzione vada subito al lato estetico, ma la serie Cristal Beat è capace di stupire anche sotto l'aspetto acustico. I fusti sono realizzati in acrilico e ricavati da un unico stampo, senza alcuna giuntura quindi. Questa scelta porta sia vantaggi meccanici (maggiore resistenza del fusto) che acustici (risonanza più accentuata). Lo spessore dei fusti si attesta a 7 mm per la cassa e 6 mm per tom, floor tom e rullante. Tutto questo porta a un suono molto articolato, corposo e un attacco potentissimo.

Lato hardware il produttore ha scelto di dotare la serie di cerchi a tripla flangia da 1,6 mm e sistema di sospensione Opti-Mount. Questo non prevede fori nel fusto, ma si assicura ai tiranti, lasciando quindi il fusto stesso libero di vibrare.

Quattro le configurazioni disponibili:

CRB524P/C

tom da 10"x7" e 12"x8"
cassa da 22"x16"
floor tom da 16"x15"

CRB524FP/C

tom da 12"x8"
cassa da 22"x16"
floor tom da 14"x13" e 16"x15"

CRB525FP/C

tom da 10"x7" e 12"x8"
cassa da 22"x16"
floor tom da 14"x13" e 16"x15"

CRB503P/C

tom da 12"x8"
cassa da 20"x15"
floor tom da 14"x13"

Naturalmente, oltre alle quattro configurazioni definite dall'azienda, è possibile creare - a propria discrezione - un set custom semplicemente attingendo dal catalogo Pearl.

Le finiture tra le quali scegliere sono tre:

Ultra Clear (#730)
Ruby Red (#731)
Tangerine Glass (#732).

E mentre il product specialist Pearl ci mostrava nel dettaglio la configurazione scelta da Daniel Erlandsson con tanto di LED RGB (gestibili da remoto) all'interno di ogni fusto, come per magia, Daniel (appena arrivato al Musikmesse 2015) appare alle nostre spalle. Daniel Erlandsson è il batterista degli Arch Enemy sin dalla loro nascita (1996) con giusto un piccolo intervallo dal 1997 al 1998 nel quale è stato sostituito da Peter Wildoer.

Pearl è un marchio distribuito in Italia da FBT.