Lo conosciamo sia nelle vesti di didatta che in quelle di batterista dei Dolcetti. Questa volta, in occasione dell'ANTI-SHRED Night, dovrà prendere le vesti di domatore di musicisti a definire la linea ritmica del gruppo nato in occasione della serata del 4 maggio. Gli abbiamo rivolto alcune domande in modo tale da approfondire ulteriormente la sua conoscenza.
Nelle tue lezioni Didattiche ti cimenti spesso in groove tra hip-hop e dance. Mentre coi Dolcetti ti muovi tra prog e metal. Il tutto sempre accomunato da una pulsazione funk che caratterizza il tuo playing. Come ti troverai a suonare il repertorio dell’Anti-shred night tra Punk, Grunge e Alternative?Beh, sarà un bellissimo tuffo nel passato. Sono nato nell'anno dei Sex Pistols e musicalmente sono cresciuto con il Grunge e l'Alternative. Ero il fan numero uno di band come i Pearl Jam, Alice In Chains e Soundgarden e suonavo molte loro cover con le mie band dell'epoca. Sarà quindi un onore rivivere quel periodo con questi eccezionali musicisti.
Quest’anno hai suonato moltissimo live con i Dolcetti. In particolare ricordiamo il tour da spalla con gli Aristocrats. Com’è stato dividere il palco con loro e soprattutto con Marco Minnemann?
Gli Aristocrats sono un nucleo di musicisti e persone talmente straordinarie che non sembra proprio arrivino da questo pianeta. C'è sempre moltissimo da imparare da gente come loro e non solo musicalmente.
Marco Minnemann è un genio pazzo e riesce a ipnotizzare chiunque con il suo playing funambolico, il suo talento musicale ed è sempre in grado di lasciarti col sorriso sulle labbra.
A che progetti ti stai dedicando al momento?
Ora stiamo lavorando molto alle pre produzioni del nuovo disco dei Dolcetti e stiamo scaldando i motori per il tour di maggio con date da spalla a Andy Timmons, da soli e in apertura a Marky Ramones nell'.
A grandi linee che differenze pensi ci saranno tra il primo e secondo disco dei Dolcetti?Nel secondo disco sarà più presente la componente elettronica che ha caratterizzato i nostri live fino a oggi... Molto è ancora in fase di definizione. Stiamo ascoltando tantissimo Zappa, Elio e si sentirà! Posso garantirti che sarà un disco potentissimo!
Ci descrivi il tuo set up per questo tour?
Suono una Tama Silverstar con cassa da 22x18, Tom 10x8, 12x9 e timpano da 16x14. E'un set interamente in betulla e un gran suono colorato e squillante come piace a me. Il rullante è un Tama S.L.P. G-Maple 13x7 e ha una pacca mostruosa! Dal giorno in cui l'ho provato per la prima volta non riesco più a farne a meno.
Quali sono le cose che ultimamente ti stimolano maggiormente?
Indubbiamente l'hip-hop è un genere in costante evoluzione e fornisce sempre nuovi stimoli e aggiunge ogni anno interessantissimi musicisti alla scena. D'altro canto sto riscoprendo dischi di un tempo che non avevo mai approfondito come i primi album di Peter Gabriel o pietre miliari del progressive rock al cui ascolto cado immediatamente in uno stato di ipnosi meditativa!
Suoni in un duo di chitarra e batteria che si appoggia su sequenze elettroniche. Non ti manca la figura tradizionale di un bassista che generalmente è il tradizionale alter ego di un batterista? Mi manca quando ho voglia di fare jam e improvvisare. Di certo non mi manca in una dimensione organizzata e strutturata come quella dei Dolcetti. Se i Dolcetti avessero un bassista allora inevitabilmente diventerebbero un classico trio rock-fusion. Invece con questa formula sei costretto a divergere su altri generi e altri stili che determinano a mio avviso l'originalità del progetto.
Se non sbaglio Lorenzo Feliciati aveva già suonato con te sul disco dei Dolcetti. Cosa ne pensi di lui come bassista?
Ricordo quando per la prima volta ho montato sulla sessione di Pro-Tools i bassi che ci aveva mandato per il brano Tremors presente in "Metallo Beat". Rimasi a bocca aperta perchè oltre a fornire un prodotto di qualità eccelsa, è stato in grado di imporre un suo stile, una sua originalità e musicalità alla parte che ha regalato una caratteristica e un importante valore aggiunto a un brano che apparentemente era già chiuso e confezionato.
E io penso che siano queste le cose che fanno di un musicista un vero artista.
Erik Tulissio assieme a Gianni Rojatti, Giacomo Castellano, Lorenzo Feliciati e Claudia Costantino sarà uno dei protagonisti dell'che infuocherà il palco del Teatro Vittoria di Salerno. Una serata all'insegna del rock più viscerale, un mix perfetto di grunge, punk e alternative. Un gratuito presentato da Ibanez e Lickit, degno antipasto per il primo .