di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 03 giugno 2012 ore 07:00
La diffusione della batteria elettronica è ormai capillare e sempre più tollerata dai batteristi, compresi gli estremisti che la vedono come la morte della batteria in genere. E' innegabile, è utile sia per studiare senza dover litigare con il vicinato che per aggiungere alla propria batteria acustica nuove sfumature. In qualunque modo si concepisca la batteria elettronica, forse almeno una volta ci si è trovati a chiedersi come dei pad gommosi o nei casi più felici, spugnosi o realizzati in meylar, possano comunicare con il modulo sonoro o la trigger station cui fanno capo.