di redazione [user #116] - pubblicato il 10 aprile 2003 ore 12:35
Di Biagio Francia
La storia dei piatti musicali italiani per batteria, fin dai primi passi, è stata legata a doppio filo con le sorti e le vicende della fabbrica pistoiese della UFIP (Unione Fabbricanti Italiani Piatti). L’intera produzione della UFIP si è sempre contraddistinta per la centralità del lavoro manuale. Luigi Tronci, presidente della UFIP, ama dire che “noi abbiamo a nostra disposizione due macchine, la nostra mano destra e la nostra mano sinistra”, e ancora che “il lavoro artigianale nobilita il suono del piatto, l’industrializzazione e l’uso intensivo di macchinari per produrre i piatti creano solo un appiattimento verso il basso della qualità del suono ed una pressoché completa omogeneizzazione dell’offerta”.